Tagliate i rami secchi
21 Luglio 2017Spengo il mio computer, sono le 20.00. Sorrido soddisfatto, la giornata è stata davvero produttiva. Distendo le braccia verso l’alto per risvegliare “quel corpo” pazientemente in attesa da ore. Mi sento arrugginita e mi riprometto di fare qualcosa. Forse dovrei iscrivermi in palestra penso con scarsa convinzione. Cinque minuti dopo mi preparo per uscire dall’ufficio e quel proposito, come al solito, finisce nel dimenticatoio.
Quanto volte vi è capitato di fare un pensiero simile e di averlo accantonato tre secondi dopo?
#Smettila di pensare: Scrivi
Per far accadere le cose non basta pensarle ma pensarle è il primo passo per realizzarle. Il secondo? Scriverle.
Cyril Peupion nel libro “Work smarter : live better”, tradotto “Lavora più intelligentemente: vivi meglio” sostiene l’importanza di mettere nero su bianco i nostri obiettivi.
Spesso abbiamo idee brillanti e ambiziose ma vaghe e poco concrete. Scriverle aiuta a organizzarle in modo lineare e a fare chiarezza su ciò che realmente vogliamo.
# Propositi? Meglio Obiettivi
Voglio essere sana e in salute!
E’ un buon proposito ma ancora troppo vago e astratto.
Ho bisogno di renderlo concreto.
Voglio fare più esercizio fisico: fare una passeggiata di almeno 3 km al giorno. Molto meglio! Ho scelto che cosa fare e l’ho reso per giunta misurabile.
#Ci sto riuscendo? Misura
Lo scopo non è entrare nella top 10 di Strava, l’applicazione in voga tra gli sportivi, ma aver modo di monitorare quotidianamente il mio impegno. Ecco perché a fine giornata è utile se non indispensabile poter fare il punto e capire se stiamo perseguendo quando ci eravamo prefissati. Troppo ambizioso? Riadatta il tuo obiettivo alle tue capacità attuali. La ripetizione e l’esercizio ti porteranno con il tempo ben più lontano di quello che avresti sperato.
#Non lasciare nulla al caso: Programma
E’ buon inizio decidere cosa fare, fondamentale è programmare dove e quando.
Ecco dove torna utile la cara vecchia agenda cartacea o digitale che sia! Occupare il riquadro bianco, con il nostro nuovo appuntamento quotidiano, non fa che rafforzare la promessa che abbiamo fatto a noi stessi. Inoltre fa si che quel tempo sia visivamente e mentalmente occupato. Se qualcuno ci dovesse chiedere un appuntamento in quello spazio, diremo con una certa tranquillità che non siamo disponibili. Non lavoro al mattino e ho programmato la mia passeggiata 5 giorni la settimana dalle 8.00 alle 9.00 sulla ciclabile vicino casa.
#Da cosa nasce cosa
La parte più difficile? Cominciare! Il nostro cervello, per quanto elastico è restio al cambiamento. Imporre una nuova routine calandola dall’alto può essere traumatico e difficile da attuare. Meglio associare la nostra nuova abitudine con una già consolidata, soprattutto se piacevole. Farò la mia passeggiata dopo aver preso il caffè al bar sotto casa. Una cosa tira l’altra e presto, persistendo sufficientemente a lungo, anche la passeggiata diventerà un’abitudine irrinunciabile.
E’ ormai più di un anno che cammino, anzi corro. Esatto corro. Creare una nuova abitudine può essere difficile ma anche estremamente gratificante e se sappiamo riconoscere a noi stessi gli sforzi e i miglioramenti giorno dopo giorno, non c’è limite alla crescita e ai risultati che possiamo raggiungere.
Che tu voglia iniziare uno sport o imparare una nuova lingua scegli il tuo nuovo obiettivo, scrivilo e fallo diventare realtà.