Apologia della piccola impresa

La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri (O.Wilde)
15 Aprile 2015
Gli effetti disorsivi dei media
2 Marzo 2016

A dispetto di quello che i media ci vogliono far credere il sistema economico mondiale si regge su centinaia di milioni di piccole imprese. Partendo da questo punto di vista, è chiaro che le multinazionali non devono rappresentare il punto di riferimento per chi vuole iniziare un’impresa, anche perchè alla loro base vi è una impostazione sbagliata del tutto.
“Essere padroni in casa propria” vuol dire che bisogna avere il controllo di quello che abbiamo creato. Non vuol dire nulla il fatto che ci siano in ballo capitali di decine di miliardi di euro o di dollari, perché tutte le imprese troppo grandi sono completamente spersonalizzate, non sono di nessuno, o meglio sono sotto il controllo di un uomo che guadagna il suo bello stipendio mensile e che basta poco e un nuovo consiglio di amministrazione lo manda a casa.
Chi vuole essere imprenditore deve iniziare a pensare in piccolo una grande idea, deve iniziare ad individuare innanzitutto come reggersi sulla proprie gambe e poi come muovere i primi passi. Una volta arrivati al limite tra la grande impresa e la spersonalizzazione bisogna fermarsi e comprare una casa in campagna dove coltivare un piccolo orticello e stare con i propri figli e la propria famiglia.
Che mondo è un mondo in cui comanda il capitale, in cui a capo di tutto c’è una giacca e cravatta senza volto e dove nessuno è qualcuno?
La piccola impresa è sicuramente lo scalino più importante, quella dove il nome del proprietario è più importante del nome del prodotto ed è questo che dà la garanzia a chi compra di aver acquistato un prodotto o un servizio “come si deve”.
Allora la multinazionale “X” non avrà più bisogno di mentire illudendo i suoi clienti che esista davvero un “Signor X” che garantisce i suoi prodotti dicendo, magari, che i suoi animali sono allevati con i metodi naturali, quando poi non è vero come nella maggior parte dei casi.
Allora, nelle pagine che seguono, dimostrerò – o almeno cercherò di dimostrare – come la piccola impresa, in questo microcosmo così creato, sia il mattone principale di tutta la costruzione.

(tratto dal libro “Economia etica ed elementi di imprenditoria pratica”, Amedeo Pesce, 2007) Acquista su Amazon