Piantare un albero, scavare un pozzo e mettere al mondo un figlio

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Mio padre mi ha sempre detto che nella vita, per essere un uomo, bisogna fare tre cose: piantare un albero, scavare un pozzo e mettere al mondo un figlio.
Riflettendoci sopra, sono tre modi per dare al mondo qualcosa in più, per dare una continuità, qualcosa in più di quello che ti è stato dato.
Piantando un albero fai del bene alla terra ed all’aria. Se quest’albero porta dei frutti, sono frutti per te, per le persone a cui vuoi bene ed anche per tutti gli altri. Piantare un albero è un atto d’amore, è generosità. E’ fare qualcosa sena pensare ad un ritorno immediato.
Un albero che cresce ha anche tanto da insegnarti, con la sua lentezza t’insegna la pazienza. Non c’è modo che tu possa farlo crescere d’un metro in una notte. Servono cura e rispetto costanti, nel corso degli anni. E quando nella vita vorrai che qualcosa succeda più in fretta, quando sei impaziente e rischi di commettere un errore dopo l’altro, ecco che il tuo pensiero volerà a quell’umile alberello che cresce, un millimetro alla volta, e sembra ieri che era appena piantato ed ora ti arriva già al petto.
Sicuramente accudire quell’albero ti renderà molto di più degli sforzi che dovrai profondere, ed ecco che la tua generosità ti ritorna indietro moltiplicata.
Bisogna scavare un pozzo, per fare in modo che gli arrivi l’acqua, a lui come a mille altri, per dissetare te, la tua famiglia e gli altri, un pozzo che ancora una volta sarà un’opera di generosità, destinata a durare dopo di te.
Bisogna fare un figlio per fare sì che il mondo vada avanti, per insegnargli quello che tuo padre ha insegnato a te e quelle cose che hai capito da solo nel tempo, per lasciarti insegnare da lui ancora bambino tutte quelle cose che avevi dimenticato.