Considerazioni sulla ricchezza
2 Marzo 2016Il Rischio ed il Tempo
2 Marzo 2016Ecco, una delle cose fondamentali da fare nella vita è, secondo me, darsi un obiettivo.
Non è necessario che, fin dall’inizio, dobbiamo darci un obiettivo da portare avanti per tutta la nostra vita; basteranno tanti piccoli obiettivi, che siano almeno legati tutti dallo stesso filo conduttore; basterà che la nostra strada venga sempre percorsa con coerenza e correttezza.
Per quanto riguarda la nostra ricchezza – intesa come il nostro patrimonio non fatto solo di soldi e immobili, ma anche di cultura, di conoscenze, di amicizie, di traguardi personali (anche di solo valore affettivo) – dobbiamo innanzitutto decidere che senso deve avere.
Mi spiego, l’interrogativo può porsi in quiesto modo: la ricchezza che abbiamo raggiunto o che intendiamo raggiungere deve servire solo a noi stessi o deve essere a servizio della nostra famiglia, per così dire del nostro “cognome”, oppure deve essere al servizio degli altri? Ovviamente dovremo comportarci diversamente a seconda di quale di queste ipotesi sia la nostra.
Io personalmente ritengo, senza dilungarmi troppo, che la scelta migliore sia una via di mezzo tra la seconda (da seguire in via prevalente) e la terza.
Bisognerà seguire la seconda e non la prima semplicemente perché con la seconda la nostra ricchezza travalicherà il nostro periodo mortale per proseguire anche dopo la morte grazie ad i nostri figli che, se saremo stati bravi ad educare, potranno utilizzarla come slancio per ottenere dei nuovi risultati da lasciare poi a loro volta ai loro figli e così via. Bisognerà, infine, seguire anche la terza per continuare nell’ottica della correttezza e del buon lavoro.
In sostanza, quindi, la questione è che la nostra ricchezza non deve morire con noi, ma non deve nemmeno riposare in continuazione solo nelle mani della nostra famiglia.
Questo vale perché non si può vivere da ricchi in un mondo, o in una città, popolati interamente da poveri; e non si può pensare di essere corretti e di lavorare bene ed in maniera responsabile se poi non si contribuisce affinchè la popolazione possa migliorare, progredire, avanzare. Certo non saremo solo noi a dare questo slancio all’umanità ma, tanti come noi, potranno di sicuro farlo.
(tratto dal libro “Economia etica ed elementi di imprenditoria pratica”, Amedeo Pesce, 2007) Acquista su Amazon