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Una cosa della quale non posso proprio fare a meno, è interrogarmi su tutto quello che vedo. Ci sono molte persone che utilizzano un computer, oppure un libro, o che ovviamente vivono in una casa, oppure ascoltano un brano alla radio, e potrei andare avanti all’infinito… ci sono molte persone che non si chiedono come sia fatta una determinata cosa, quali sono i principi in base alla quale funziona, come è organizzato un corriere, o quanto guadagna un ristorante, o come si fa un disco di vinile.
Sarà una deformazione professionale la mia, ma non riesco a non interrogarmi su tutto. E’ molto bello ad esempio quando sono insieme a mio figlio e, da una sua domanda, nasce tutto un mondo sul “com’è fatto”.
Penso che sia importante tenere la mente allenata, non dare nulla per scontato, sapere com’è fatto il cemento e la casa in cui vivo, sapere come si fa un pilastro, quanto è lo stipendio di colui che lo fa, come un giornale arriva fino ad una edicola e come faccia un aereo a volare.
A volte mi sembra che le cose non si vedano con gli occhi, ma con la mente. Vedere con gli occhi serve a poco se la mente non è allenata, non conosce intimamente le basi della vita.
Quando guardo il mondo vedo la strada, l’asfalto, e so a grandi linee chi vi ha lavorato e come, vedo una casa e immagino le casseformi di legno che ne contenevano i pilastri ed immagino il forno che ha cotto le tegole e, stando attento a tutte queste cose, a un certo punto accade che io mi accorga di non starmi concentrando più su niente, il mondo mi parla e io sono vivo nel momento presente. Alcune parole tra quelle che mi sussurra le capisco, mille altre sono una nuova sfida, una nuova cosa da studiare e conoscere, la mia avventura di domani.
